2023 03 integrazioneChi ha vissuto in prima persona l’esperienza di arrivare in Svizzera lo sa bene: ambientarsi nella nuova società può essere un vero e proprio percorso a ostacoli.

L’ostacolo più evidente è quello linguistico, ma ve ne sono tanti altri nascosti e sottovalutati. Qualche esempio? Comprendere il funzionamento del sistema scolastico e dell’assicurazione malattia, capire gli scritti del Comune, compilare dei moduli, convertire la patente. Come fare? Molti si rivolgono a persone conosciute, magari giunte in Svizzera prima di loro, a parenti, amici o conoscenti. Ma se non si conosce nessuno e se neanche le pagine web in italiano o il traduttore automatico sono d’aiuto, gli ostacoli possono diventare davvero molto difficili da superare.

È proprio questa riflessione che ha portato alcuni Comuni svizzeri a lanciare progetti a sostegno dei nuovi arrivati nel loro territorio, i cosiddetti progetti “Schlüsselpersonen” (persone chiave) finalizzati a facilitare il processo d’integrazione.

Tramite la richiesta formulata da un servizio o un’istituzione del Comune, ai nuovi arrivati viene assegnata una persona chiave, solitamente una persona dello stesso Paese che vive già da tempo in Svizzera, conosce la lingua del posto ed è in grado di aiutare nelle esigenze che man mano si delineano. Una persona che conosce le analogie e differenze tra il Paese di provenienza e la Svizzera, che possa aiutare ad esempio nell’iscrizione dei bambini a scuola, che spieghi dove trovare informazioni sui modelli assicurativi della cassa malati, che trovi il corso di tedesco più adatto e che funga da ponte tra le istituzioni e la famiglia. Grazie alla rete sociale e di conoscenze costruita durante gli anni, la persona chiave reperisce facilmente informazioni importanti per i nuovi arrivati nei diversi aspetti della loro nuova quotidianità. Assicura un accompagnamento duraturo nel lungo e complesso processo di ambientamento nella nuova realtà.

“Mi piace l’idea di mettermi al servizio di queste nuove famiglie ma anche della comunità di cui faccio parte, mettendo a disposizione le mie conoscenze e competenze. Trovo sia un segno di partecipazione importante, che con il mio impegno io possa contribuire a migliorare la vita delle persone che seguo.” – testimonianza di una Schlüsselperson.

Oltre ad aiutare nei tanti ostacoli burocratici, la persona chiave si ritrova spesso anche ad aiutare gli assistiti a inserirsi nella nuova comunità. Socializzare, infatti, può rappresentare una sfida molto ardua. Le convenzioni sociali svizzere possono essere molto diverse da quelle del luogo d’origine di chi arriva: pensiamo all’educazione dei bambini, all’umorismo, alla maniera di salutarsi e di prendere appuntamenti.

“Samichlous, du liebe Maa, darfi ou äs Säckli ha? – Caro Babbo Natale, posso avere anche io un sacchetto?” Una breve frase, ma importante. È una frase che una Schlüsselperson ha insegnato al bambino di una famiglia che assistite. Perché è così importante? Non tanto per una questione linguistica, ma più che altro per la socialità e l’interculturalità.

La famiglia in questione è arrivata in Svizzera da poco più di qualche mese dopo aver vissuto per anni in Italia, non conosce nessuno e ignora le tradizioni di questo Paese. Un ottimo modo per conoscere nuova gente è quello di partecipare alle attività sociali organizzate dalle scuole e dalle altre istituzioni. Non è sempre facile, però, sapere dove e quando esse abbiano luogo, né decidere di andarci da soli. Ecco, quindi, che entra in campo la Schlüsselperson che, in questo caso, è riuscita a invogliare la famiglia a partecipare con il loro bambino all’arrivo del Samichlous nel bosco lo scorso 6 dicembre. Ora, immaginate tutti i bambini lì a recitare la loro filastrocca a Babbo Natale. Come si sarebbe sentito quel bambino, se nessuno gli avesse insegnato quella breve frase? Sono piccole cose, che possono però fare una grande differenza. Con questo suo piccolo intervento, la Schlüsselperson ha mostrato alla famiglia una tradizione svizzera che loro non conoscevano, ha dato loro la possibilità di incontrare la comunità, fare nuove conoscenze e presentarsi, dando al bambino uno strumento per non sentirsi  così diverso dagli altri bambini che sono nati e cresciuti qui.

Non si poteva scegliere nome migliore per chi offre questo servizio: Schlüsselperson, ovvero persona-chiave. Perché è proprio questo che offre, con il suo paziente servizio, ai nuovi arrivati: una chiave per comprendere e per ambientarsi nella nuova realtà. Una chiave che può essere di varia natura, ma che aprirà una nuova vita in Svizzera.

La Redazione


Articolo pubblicato sul mensile insieme di marzo 2023.