Lo sapete che ci sono stampanti che costruiscono case in 3D? Sono progetti affascinanti, innovativi, green, solidali, rispettosi dell’ambiente e del prossimo. Queste case sono perfette, realizzate così come uno le desidera, nel rispetto delle norme, dell’ambiente e dei desideri (non so se anche del portafoglio!).
D come “dimensioni”. Anche noi abbiamo le nostre 3D, tre dimensioni per descrivere tutta la nostra esistenza: io, Dio, gli altri.
Nelle letture bibliche di questa domenica ci vengono proposte queste tre dimensioni sotto forma di “legge”, “comandamento”, parole. Sono degli indicatori di esistenza. È la direzione che dovrebbe avere la nostra vita per essere piena e felice.
“Ama Dio con la tua forza, con l’anima e con la mente” e “ama il prossimo tuo come te stesso”. Quanta fatica a tenere in equilibrio queste tre dimensioni! Ci vorrebbe davvero una stampante laser del cuore per farlo in modo capace di amare Dio, il prossimo e se stessi nel giusto modo.
Quale di queste dimensioni è più difficile da vivere? Ai tempi di Gesù sembrava l’amore verso il prossimo. La gente assolutizzava la legge mosaica e il rispetto delle norme divine come priorità rispetto a tutto il resto. Per un credente amare le norme divine era l’essenza. La giustizia verso il prossimo un po’ meno. Gesù sembra intenzionato a riequilibrare la prospettiva. Non c’è amore verso Dio che non sia accompagnato (“uguale al primo”) dall’amore verso il prossimo. E per noi oggi: che percentuali diamo all’amore per Dio, a quello per il prossimo e a quello per se stessi? Chissà, forse l’amore per se stessi ha quella più alta.
Non ci sono (ancora) stampanti 3D per il cuore. Tocca a noi lavorarci su, tentando e ritentando, forse anche col rischio di sbagliare, fino a capire che queste dimensioni in realtà non sono tre ma è una sola: io, tu e Dio siamo un’unica realtà.
Buon cammino
p. Antonio
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