Gesù rimprovera Pietro perché pensa secondo gli uomini e non secondo Dio. Non è normale che un uomo pensi come gli uomini? Per pensare come Dio richiede essere Dio?
Forse in questo rimprovero di Gesù non c’è un giudizio sulla condizione umana, ma ricordarci ciò a cui siamo chiamati: tendere il nostro sguardo verso l’alto e (tentare di) imitare Dio. Operazione non certo facile, visto che spesso nella vita, per la stanchezza, per gli insuccessi, per la nostra fragilità, più che lo sguardo verso l’alto tendiamo a camminare con la testa bassa, spossati dallo sconforto.
Pensare come Dio vuol dire imitare le sue caratteristiche e una di queste, di cui la bibbia ci parla spesso, è la fedeltà. Dio è sempre fedele. Dio non rinnega il suo amore per noi a seconda del nostro comportamento. A volte ci dimentichiamo che Dio è spirito, non un essere umano, e gli attribuiamo sentimenti tipici degli umani, come la gelosia, la rabbia o l’ira. Dio è spirito e, in quanto tale, è eterno, immutabile. È sempre se stesso.

La fedeltà è il nostro modo di esprimere questa immutabilità di Dio.
Gesù, in quanto Dio, è anch’egli fedele, in particolare alla sua missione. È per questo che non ragiona come Pietro, che tenta invece di salvarsi, di scegliere la via più facile, la custodia della vita – che di per sé non è negativa - anche quando però questa comporta il venir meno ai propri ideali e principi.
Anche tra di noi ci sono persone disposte a morire pur di essere fedeli ai propri ideali. Ci sono persone perseguitate, costrette a vivere sotto scorta, perché credono in un ideale e desiderano portarlo a termine costi quel che costi. È incoraggiante vedere che questo ideale non è per se stessi, ma per il bene comune. Lottare per la giustizia, per la verità, per la pace non è una missione con un guadagno personale, ma per il bene collettivo. Il profeta Geremia (1 lettura) è esausto delle persecuzioni, ma non molla perché “ha nel cuore un fuoco ardente” che lo spinge a continuare nonostante tutto.
E noi? Come cristiani, come cittadini, come comunità: abbiamo dentro un’inquietudine per la giustizia e per la verità tali da resistere anche alle prove?
Buona domenica,
P. Antonio
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