Nel dipinto che c’è nella nostra chiesa della Missione di Berna, l’autore ha ritratto il popolo di Dio che cammina e porta in spalla l’arca dell’alleanza. Era un contenitore con dentro le tavole della legge, le dieci parole che Dio ha dato a Mosé come orientamento nel rapporto con Dio e col prossimo.
Il nostro autore negli anni ’90 ha rinnovato varie parti della chiesa, tra cui anche il tabernacolo, e ha deciso di modellarlo come quell’arca dell’alleanza. Il messaggio è chiaro: mentre per il popolo d’Israele la presenza di Dio era nella legge, che rappresentava la volontà divina, per noi cristiani la presenza di Dio è nell’eucarestia, che rappresenta Cristo stesso, che attraverso la sua vita ci indica la via.
Non ci servono leggi scritte, ma una testimonianza viva. Fanno così i veri maestri: prima di insegnare, vivono quel che insegnano.
In questa domenica in cui a mo’ di sintesi celebriamo la SS. Trinità, continuiamo a guardarci attorno e dentro per cogliere la presenza di Cristo. L’eucarestia è il segno della sua presenza, ma non possiamo chiudere Cristo in un contenitore. La sua presenza – “tutti i giorni” - è in ogni persona che incontriamo e in ogni “piccolo” verso il quale ci rivolgiamo, mettendo in pratica le opere di misericordia che Gesù ci ha indicato.
Buona domenica
P. Antonio
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